Bettino Craxi | Biografia e Curriculum Vitae

Curriculum Vitae di Bettino Craxi | Tratto da un suo scritto autografo

    • Benedetto Craxi, detto Bettino, nasce a Milano il 24 febbraio 1934.
    • Inizia l’attività politica all’Università e fonda il Nucleo Universitario Socialista.
    • Primo discorso in pubblico alla Festa dell’Avanti (1954).
    • Dopo i fatti di Praga, organizza l’uscita del Movimento giovanile socialista dalla Federazione mondiale della Gioventù democratica.
    • Nel ’56 conquista con la corrente “autonomista” la maggioranza nella Federazione di Milano.
    • Al congresso di Venezia entra nel Comitato Centrale del PSI.
    • Entra nell’Unione Goliardica Italiana ed è vicepresidente dell’UNURI.
    • Nel ’59 è responsabile del PSI nella roccaforte operaia di Sesto San Giovanni.
    • È consigliere a Milano e poi Assessore all’Economato, pubbliche relazioni e decentramento amministrativo.
    • Nel ’65 lascia l’assessorato, è eletto Segretario della Federazione di Milano ed entra nella Direzione del Partito.
    • Nelle elezioni del ’68 è eletto deputato, carica che manterrà ininterrottamente fino al ’94.
    • Nel ’72 è vicesegretario del Partito.
    • Nel ’76, al Midas, è eletto Segretario del Partito.
    • Negli anni ‘78/79 dà vita alla campagna contro lo stalinismo e scrive il saggio su Proudhon, rivendicando la supremazia del socialismo sul comunismo. Sono gli anni della dura polemica con il leninismo di Enrico Berlinguer.
    • Aiuta i perseguitati politici dell’est europeo e promuove a Venezia la “Mostra del dissenso”.
    • Riesce a far eleggere Sandro Pertini Presidente della Repubblica.
    • Si adopera inutilmente per salvare la vita di Aldo Moro, sequestrato dalle Brigate Rosse.
    • Pronuncia il “si” dei socialisti all’installazione dei missili Pershing e Cruise contro gli SS20 che l’URSS ha schierato ai confini dell’Europa libera, mettendo sotto tiro le grandi capitali europee. Il “si” di Craxi sblocca la situazione, i paesi europei accettano i missili, l’URSS perde la sfida e avvia il suo declino.
    • Ha, nel ’79, il primo incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, finito con la rinuncia.
    • Agosto 1983: Craxi è Presidente del Consiglio. Terrà la carica per quattro anni, la maggiore longevità d’ogni governo repubblicano.
    • L’azione del governo Craxi:
      1. la lotta all’inflazione e il risanamento dell’economia. Nel 1986 Moody’s assegna all’Italia le tre AAA mai raggiunte dall’Italia né prima né dopo;
      2. l’aumento della protezione sociale;
      3. l’istituzione della Commissione per le Pari Opportunità a favore delle donne;
      4. la firma dei Nuovi Patti Concordatari;
      5. la politica di pace nel Medio Oriente: Arafat accetta il diritto di Israele ad esistere come Stato;
      6. la politica di pace verso l’est. Craxi è il primo capo di governo occidentale a essere ricevuto dal nuovo Segretario Generale dell’URSS Gorbaciov;
      7. la politica per l’Europa: nel Consiglio Europeo di Milano presieduto da Craxi (1985) muore la comunità economica e nasce la comunità politica dell’Europa.
  • Craxi riceve tre lauree “honoris causa” dalle Università di Pisa, Bologna e Columbia.
  • Dopo la caduta del Muro di Berlino (1989) Craxi avvia la politica di unità a sinistra favorendo l’ingresso del PSD nell’Internazionale Socialista. La politica fallirà per il rifiuto del PDS, che cerca un nuovo compromesso storico con la DC.
  • Riceve dal Segretario Generale dell’ONU l’incarico di studiare la situazione dei paesi poveri e di avanzare proposte per combattere la fame nel mondo. Il rapporto di Craxi, fatto proprio dall’ONU, trova parziale attuazione nella conferenza di Houston. La sua applicazione totale avrebbe evitato guerre e decimazioni per fame.
  • 3 luglio 1992: Craxi denuncia alla Camera la degenerazione del sistema di finanziamento della politica e invita tutti i partiti a una pubblica confessione in modo di restituire dignità alla politica e alle istituzioni. Il vile silenzio che segue alle sue parole segna la crisi e la fine della Prima Repubblica. 

Bettino Craxi scompare da esule il 19 gennaio 2000 ad Hammamet. Riposa nel cimitero cristiano della cittadina tunisina ai piedi della Medina, rivolto con lo sguardo all’Italia. La sua tomba è visitata ogni anno da migliaia di persone. Su di essa è inciso l’epitaffio “La mia libertà equivale alla mia vita”.